venerdì 11 gennaio 2013

Howitzer .N (STD)

E' il primo esperimento per progettare e costruire un aquilone polivalente da gara. Lo scopo era creare un aquilone preciso e affidabile che perdonasse qualche piccolo errore nell'esecuzione dei tricks. Dopo 8 mesi di sviluppo, prove, aggiustamenti, consigli e valutazioni il progetto mi soddisfa molto e mi sento legittimato ad utilizzarlo per la prossima stagione agonistica.

Le dimensioni finali sono 246 x 95 cm con un peso di 324g comprensivi di 27.5g di peso in coda

Steccatura Howitzer .N (STD)
Longherone alto: SkyShark 5pt
Longherone basso: SkyShark Black Diamond Nitro Strong
Traversa Alta: Structil 6mm
Spina: SkyShark 5pt
Traversa Bassa: SkyShark Black Diamond Nitro Strong
Peso in coda: 27.5g 

L'Howitzer fin dal range basso si fa sentire in modo deciso ma gentile sui cavi, la quantità di vela è abbastanza elevata (fill factor > 0.58) ma l'alta area di scarico garantisce lentezza e pull moderato e costante sui cavi a in gran parte del range e della finestra di vento. Per quanto riguarda righe e angoli non ci sono problemi ad eseguire nessuna delle figure stack, l'aquilone rientra in tiro immediatamente dopo un angolo secco e le traiettorie sono lente e ben definite. L'ovesteer è zero. Date le dimensioni e l'area di scarico, le eventuali raffiche non comportano grosse accelerazioni o sbalzi nel moto dell'aquilone, tale fenomeno può inoltre essere ridotto ulteriomente montando gli standoff interni in fibra di vetro al posto di quelli in carbonio, anche se alcuni trick, specie i trick modeni, ne fanno un poco le spese. Sul lato trick l'aquilone non ha problemi ad eseguire sia i trick classici sia (dopo vari aggiustamenti alle posizioni dei connettori, alla steccatura e alla zavorra incoda) trick moderni anche se con lentezza propria di un acro di queste dimensioni.
Rotazioni Piatte:
Slot: facilissime da eseguire e controllabili possibilità di eseguire sia quelle piu piatte classiche, sia quelle alla francese in cui il piano di rotazione è inclinato oltre 45°. Non ci sono grossi problemi ad unirle in multislot o eseguirle con i cavi arrotolati.
Half Axel: controllabilissimi e lenti, il naso non tende ad alzarsi troppo spontaneamente rendendo il cascade di half axel molto facile, anche se con un ritmo un po' "imposto" che richiede un po di mano per poter essere accelerato.
Taz Machine: Il naso non tende ad alzarsi spontaneamente, e ciò può creare qualche grattacapo alle persone abituate agli aquiloni che fanno taz "da soli", ma una volta presa la mano non ci sono problemi a sbilanciarlo durante l'half axel preparatorio ed eseguire taz anche in cascade. La situazione è stata un poco modificata con le ultime modifiche sul bilanciamento dell'aquilone (principalmente peso in coda e steccatura) sacrificando un poco della stabilità dell'half axel per ottenere taz più immediate. In ogni caso le taz sono molto piatte e belle da vedere.
540: Per eseguirlo piatto è necessario un buon controllo dello slack, per evitare di prendere le punte alari. In ogni caso si esegue bene, anche con i cavi avvolti in yoyo
Back, lazy e multilazy: l'aquilone è stabile in back ma non ci sono problemi ad uscirne. Se il vento è basso è necessario un piccolo richiamo per stabilizzare il back prima del lazy, specie se si vuole eseguire un cinique. Il multilazy va eseguito con un buon controllo per evitare che la rotazione si inclini troppo rispetto al suolo e consenguentemente l'aquilone perda quota. Nessun problema ad eseguire lewis e yoyo multilewis.
Orso: l'orso è uno dei trick con feeling più immediato con questo aquilone, si può eseguirlo praticamente all'infinito anche introducendo pause o accelerando il ritmo.
Fade, backspin e flic flac: Il fade risulta stabile e perdona gli abbassamenti di naso e date la mole dell'aquilone riesce a resistere ad alcuni vuoti d'aria perdendo però quota. Il decollo in fade è facile e non ha vuoti. Nonostante la stabilità del fade il backspin è intuitivo, e facilmente invertibile in cascade o proseguibile in orso. Il flic flac, sia classico che francese è molto facile ed eseguibile a vari ritmi, non ci sono vuoti e l'acro ritorna in fade da qualsiasi posizione di naso.
Wap doo Wap: L'aquilone date le dimensioni ha i suoi ritmi per girare quindi è necessario non farsi prendere dalla fretta ed aspettare che il naso si infili correttamente tra i cavi.
Comete: Io personalmente sono una frana in questo trick, ma altri piloti non hanno avuto problemi ad eseguire questo trick, anche se, come di consueto con aquiloni grossi, il ritmo è un poco imposto ed è necessario rispettarlo, pena sprofondare in back o ripartire con angoli sbagliati.
Yoyo 1 pop: Inizialmente questo trick mi ha un po deluso, era troppo lento e ampio (i filmati sono con la configurazione vecchia) specialmente se si parte dal frontflip a seguito di un fade o in decollo. Attualmente è molto più veloce e gradevole e non ci sono problemi a farli multipli, a patto di non farsi prendere troppo la mano rischiando di mancare gli stoppers.
Yoyo 2 pop: Molto gradevole e facile da eseguire da qualsiasi tipo di back, il naso prende sempre gli stoppers anche se il back è un poco sbilanciato.
Rolling cascade: questo trick risulta un po lento, specie se il vento non è sufficientemente forte.
Fade to 540 e Mutex: La lentezza dell'aquilone permette di eseguire questa manovra agevolmente, bisogna tuttavia stare attenti ad inclinare il fade prima dell'impulso, pena l'aggiancio dei cavi con una punta alare. Il ritorno in fade non è un problema, dato che non ci sono vuoti nel pankake
Yofade e crazy copter: personalmente non sono molto bravo in questi trick e di certo l'aquilone non lo esegue velocissimo e richiede molto controllo sullo slack per evitare qualsiasi resistenza nella rotazione che impedirebbe, di fatto, di chiudere la manovra. Tuttavia l'esecuzione non sembra molto più difficoltosa rispetto ad un NSE ad esempio, e comporta i medesimi problemi e accorgimenti da adottare.












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